Rimini | Mini aspi, uffici intasati. Soldati: Frutto di una legge devastante
“Purtroppo nulla di inatteso", è il commento dell'assessore alle Politiche del Lavoro della Provincia di Rimini, Meris Soldati, di fronte alla ressa di questi giorni ai centri per l'impiego provinciali per via delle regolarizzazioni per il rilascio della mini aspi. "Una legge discutibile nel merito - continua l'assessore - e devastante nella sua applicazione concreta è alla base dei disagi cui sono costretti in questi giorni i lavoratori del Paese. A questo si aggiunge la scarsa e contraddittoria informazione nazionale, scaturita proprio dai vuoti della legge. E il risultato finale è invariabilmente il medesimo di tante altre volte: gli Enti territoriali chiamati a gestire il front office di provvedimenti sbagliati ab origine".
A Rimini nel dettaglio gli uffici provinciali dovranno "dare risposta, in pochi giorni a 23 mila lavoratori stagionali. Cosa che si sta facendo con i Centri per l’Impiego che operano ad oltranza, vale a dire ogni giorno fino allo smaltimento delle file al di là degli orari di lavoro. Quello che è deprimente è che gli effetti nefasti per i cittadini di un provvedimento legislativo evanescente devono essere gestiti da Enti come le Province, chiusi per decisione politica quattro volte negli ultimi due anni, privati di risorse economiche (9 milioni di euro in meno nel 2012 per la sola Provincia di Rimini), impossibilitati ad assumere nuovo personale (in questo momento ai Centri per l’Impiego operano 70 addetti) e a stabilizzare quello precario anche di fronte a situazioni di particolare bisogno come questa. Tutto già visto, tutto già sperimentato (l’esempio di scuola, il passaggio di 7 Comuni in territorio riminese senza prevedere da parte dello Stato alcuna risorsa aggiuntiva neanche per la manutenzione stradale), alla faccia non tanto e non solo di un federalismo che è morto da tempo, ma del buon senso, del buon gusto, del rispetto dei cittadini”, conclude l'assessore.
Dalla provincia segnalano che il termine massimo per la presentazione della domanda è di due mesi a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione lavorativa. Domani i Centri per l’impiego saranno aperti a partire dalle ore 9.00 (anziché dalle ore 11.00) con orario continuato fino alle ore 17.00.